Liberté, egalité, fraternité


- Parigi duemilaTredici -
#2


Non so se sapete che in Francia è in fase di approvazione la legge sul matrimonio per tutti, che regola le unioni tra persone anche dello stesso sesso. Si tratta di un riconoscimento di importanza enorme per la comunità gay, e per una Nazione il cui motto è Liberté, egalité, fraternité era anche l'oretta di una legge del genere.

Durante il secondo giorno del nostro viaggio a Parigi, esattamente giovedì scorso, ci siamo imbattuti casualmente nella protesta dei contestatori a questa legge. Eravamo davanti ai Giardini di Luxembourg, dopo un lunghissimo giro distruttivo per i nostri piedi. Precisamente non so spiegarvi come mai, ma a molti francesi non sta bene che anche gli altri abbiano i loro stessi diritti (non più né meno: gli stessi). 




Né io né il mio compagno di viaggio Ciuffo (sì, esatto, quello con la testa che sembra un mezzo capitello ionico) sapevamo ancora che due giorni dopo, Sabato 6 Aprile, l'odio che quei contestatori dimostravano in una protesta pubblica sarebbe culminato nell'aggressione di Wilfred De Brujin.

Che in questo momento è in queste condizioni:





E a me adesso viene in mente questa cosa: che prima dei Giardini di Luxembourg, prima del Pantheon, prima della Sorbona, prima di St Severin, prima del Quartiere Latino, prima della libreria Shakespeare and Co, prima di tutto questo ma sempre quello stesso giorno, noi eravamo a Notre Dame. Un luogo estremamente denso di fede, e perfino io che sono ateo ho potuto sentire la forte spiritualità emanata da quella cattedrale. E mi ricordo di una bellissima canzone di un film ambientato a Notre Dame: c'è una ragazza, una zingara, che prega Dio affinché faccia ritrovare agli stessi suoi credenti quei principi che in mezzo a tanto odio sembrano aver smarrito.

Forse una parte di quei contestatori e forse chi ha ridotto così questo ragazzo, visto che pare abbiano tanto tempo da perdere, dovrebbero farsi un giro a Notre Dame.




Io non so se puoi sentirmi
e neppure se ci sei.
Né se ti soffermeresti sui pensieri miei.
So che sono una gitana e non oserei di più
che pregare intensamente 
per la gente come me.


Dio fa' qualcosa
per quelli che
un gesto d'amore non sanno cos'è.
Dio, questa gente 
confida in Te e solo il Tuo Amore salvarli potrà.


Vorrei di più
di ciò che ho.
Vorrei per sempre la gloria e l'onor.
Vorrei l'amor: gioia nel cuor.
Che Dio mi aiuti ogni giorno, per sempre.


Grazie per quanto possiedo già.
Lo so, non è tanto, ma a me basterà.
Prego per gli altri, fuori di qua:
Falli sentire i figli di Dio.
Sono indifesi, ma figli di Dio.




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