Non puoi stare simpatico a tutti, e vi spiego perché


Che non potevo stare simpatico a tutti l'ho intuito durante le scuole medie, quando mi odiavano tutti.

Ne ho la conferma anche oggi, quando mi capita di odiare tutti. Ma forse quella è sociopatia, che è un po' diverso, ha poco a che fare con la simpatia, è più una cosa genetica che riguarda il DNA, praticamente come avere i capelli biondi o essere omosessuale, solo che sui sociopatici non fanno campagna elettorale, e questo è un po' ingiusto. In compenso ci fanno un sacco di serie tv.

A un primo superficiale ragionamento potrebbe sembrare che un mondo dove tutti si stanno simpatici sarebbe un mondo perfetto. Penseremmo subito a un ambiente assolutamente pacifico e sereno, in cui udiremmo tanti uccellini fare cip cip, tanti gattini fare miao miao, tante mucche fare mu mu, tanti pikachu fare pika pika, tutti sorridenti, liberi, spensierati, e neanche l'ombra di un attacco tuonoshock

Ma non è così. Un mondo dove tutti si stanno simpatici sarebbe terribile, e adesso mi accingo a spiegarvi i motivi.


1. L'odio è il motore dell'evoluzione. Se finora avete pensato che sia l'amore a creare la vita, beh, scordatevelo. È il conflitto che genera le situazioni non banali e che aggiunge il sale alle nostre giornate, ed è sempre il conflitto che ci permette di crescere e sviluppare un senso critico. Non so se purtroppo o se per fortuna, ma ci evolviamo grazie all'odio. Tutto il resto sono sentimenti accessori eventualmente gradevoli.



2. L'odio è il motore di ogni storia interessante. Poniamo che tutti ci stiamo simpatici - ipotesi plausibile se si assume perlomeno l'inesistenza di tutta la famiglia Ghedini - poniamo che ci stiamo tutti simpatici, dicevo: ecco, in questo caso non esisterebbe proprio il concetto di simpatia. Probabilmente non riusciremmo nemmeno a immaginarci come sarebbero la simpatia e l'antipatia. Ne consegue che ci sarebbero tutta una serie di sceneggiatori disoccupati, che non avrebbero potuto scrivere i film che si basano sulla contrapposizione tra personaggi buoni e cattivi, quindi praticamente tutti, e anche se questo ci avrebbe risparmiato dalle interpretazioni di Nicolas Cage sarebbe davvero brutto un mondo senza film.



3. L'odio è il motore dell'amore. Sì, beh, questa è un po' tirata, lo ammetto, più che altro la volevo scrivere per il titoletto scenico "L'odio è il motore dell'amore", WAAAA, che cose fighe e accattivanti che scrivo, mi compiaccio di me stesso. Ad ogni modo, quello che intendo è che non potrei capire chi amare se non sapessi chi odiare. Questo vale anche per quanto riguarda l'amicizia, le relazioni, gli interessi, le passioni, e vi prego fermatemi perché sto diventando melenso.




Infine, mi preme ricordarvi che l'odio è anche il motore di questo blog, che non esisterebbe se io non fossi così oscenamente antipatico da dover criticare e giudicare e sparare pretenziose sentenze su praticamente tutto, ma siccome poi mi leggete, se volete questo blog abbiamo bisogno di qualcuno che mi stia antipatico. A proposito, se volete starmi proprio simpaticissimi, ricordatevi che potete votarmi come Mister Internet ai #MIA13. Ecco, l'ho detto.


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