Il Giocondo


- Parigi duemilaTredici -
#4


La piramide di vetro del Louvre in mezzo a tutti questi palazzi è anacronistica. 
Hai sentito che parola ho usato, Ale? 'Anacronistica'!

Lo sguardo soddisfatto di Ciuffo dopo aver fatto sfoggio delle sue trovate lessicali è straordinario. Io e il mio amico (così apostrofato per via dei suoi capelli che gli stilizzano un'ondina sulla testa) abbiamo scelto il terzo giorno per la visita al Museo - e anche ad una caterva di altre cose che non avranno spazio in questi post su Parigi.



Nel Louvre ci sono così tante cose da vedere che quelle interessanti perdono quasi valore, in tutta quella marea di possibilità. Per esempio, davanti alla Gioconda c'era così tanta gente che a me ha interessato fotografare tutta quella calca di umanità davanti a un quadro più che il quadro stesso, che tanto abbiamo già visto tutti sui libri e in diversi spot della Tim

La Venere di Milo sarebbe la statua di Afrodite che cerca di fare qualcosa, ma non sappiamo cosa in quanto non ha più nessuna delle braccia: così sembra che sia lì, in posa, a farsi guardare, ed è effettivamente bellissima. La dimostrazione del fatto che a volte le cose bellissime rimangono bellissime anche quando si rompono, e non dobbiamo cambiare idea sulla loro bellezza solo perché si rompono. Ma non lo so se mi sono spiegato.

Forse è meglio raccontare del giorno dopo, quando siamo andati a vedere l'Arco di Trionfo fatto costruire da Napoleone, e forse è carino dire che abbiamo girottolato attorno all'Arco. Cantando Waterloo.




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