Tredici sfumature di grigio




Ero nella mia cameretta a interrogarmi su questioni profondamente esistenziali e cioè se sia più elegante il Georgia o il Times New Roman, quando mi arriva un messaggio su facebook. È la Ade, che mi passa il libro più venduto del 2012, Cinquanta sfumature di grigio. Mi sento un vero criminale a essermi procurato questo libro illegalmente - che poi "illegalmente", insomma, neanche fosse una dose di eroina o un pacco di wafer alla marjuana -, ma farei di tutto pur di non dovermi presentare in libreria a comprarlo. Il commesso mi ha già classificato come perfetto deficiente dopo che tre anni fa comprai Spero che vendano birra all'inferno, un romanzo di tutto rispetto la cui copertina nera e chic si è rivelata utilissima come soprammobile.

Il fatto è che in diversi mi hanno suggerito di leggere questo Cinquanta sfumature, credo che la speranza sia che io ci trovi qualcosa di antropologicamente rilevante. Non si può negare che quest'estate lo hanno letto tutti, e beh: dopo un po' diventi curioso.

Non vorrei passare per quello poco intellettuale, tipo la casalinga italiana che guarda Uomini e Donne e urla COSTANTINO AMORE MIO NON TI FIDARE DI QUELLA PUTTANA davanti al televisore come se la De Filippi potesse sentirla.

- Dio, questa scena è raccapricciante.
Perché le scrivo, 'ste cose, mi domando -


Tuttavia, non voglio passare nemmeno per quello tanto intellettuale che trova che perfino respirare sia troppo mainstream. È molto bello che in questo momento stia prendendo le distanze sia dalla massa che dagli snob, e che così facendo stia diventando una specie di snob al quadrato che mi eleva a livelli di antipatia mai raggiunti da qualsiasi personalità umana fatta eccezione forse per Cicchitto.

Bene, ora che sono odiato da tutto il mondo (e quindi sono a conoscenza di cosa prova una twitstar) voglio precisare che leggerò queste Cinquanta sfumature con occhio critico ma oggettivo. Cioè magari non così:

questa foto è tratta da un servizio di Repubblica i cui giornalisti 
sono stati pagati per raccogliere foto dei lettori di Cinquanta 
sfumature di grigio. Da grande voglio fare il giornalista di Repubblica

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